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Repubblica.it
Siamo finiti su Repubblica.it nella sezione viaggi. Qui l’articolo.
Turismo 2.0
In questo ultimo periodo sento sempre di più parlare di Turismo 2.0. Sinceramente faccio ancora fatica a capire di cosa si tratti. Certo, sarà un’evoluzione del tradizionale turismo delle agenzie di viaggi, ma definirlo 2.0 mi sembra ancora eccessivo. Siamo in una fase 1.5 o se volete beta del turismo su Internet o via Internet.
Troppo spesso si legge sui giornali di gente truffata da quello o da questo sito. Sono convinto che sarà il futuro, ma in Italia siamo ancora troppo indietro, troppo tradizionalisti.
Il web serve ma solo come integrazione ad una gamma di servizi in cui professionisti ci mettono anima, cuore e sapere. Dev’essere un mezzo per far conoscere i propri prodotti non un canale esclusivo di vendita. Tanti “colossi” sono caduti e nessuno ci ha messo la faccia.
Entrate in un’agenzia di viaggi. Avrete di fronte una persona che fa quel mestiere da anni, che conosce bene il posto dove volete andare e che sa consigliarvi per il meglio. Sarà anche più conveniente prenotare su Internet ma alla fine vale più la pena risparmiare e stare male in vacanza o spendere leggermente di più ma avere la certezza che il viaggio, che il vostro riposo, si svolgerà nel migliore dei modi possibili?
Un piccolo sondaggio:
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Ottobre
Questo mese porterà consiglio.
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Dopo anni di onorato servizio la mia splendita TV Hyundai ha pensato bene di abbandonarmi. Sono costretto a comprarne una nuova. Lancio quindi una campagna di donazioni attraverso PayPal. Potete donare quello che volete, anche solo un tasto del telecomando! Il pulsante è qui sotto. GRAZIE IN ANTICIPO A TUTTI.
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Estiva – Oscar (official video)
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Prima di tutto un amico, poi un bravissimo cantante.. guardate il video di Oscar!
Riflessioni
Ieri sera ho scritto questo su FaceBook:
Ora vi spiego da cosa deriva il mio “sfogo”. Tempo fa lessi una storiella sul social network menzionato. La storiella era questa:
Un violinista nella metropolitana. Una storia vera. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l’ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c’era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l’uomo guardò l’orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne’ ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino Stradivari del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.
Questa è una storia vera. L’esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: “In un ambiente comune ad un’ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?”.
Ecco una domanda su cui riflettere: “Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?”
Ecco…quante cose ci stiamo perdendo? Soprattutto nelle amicizie…quante ne lasciamo per strada? Pensateci anche voi un pò.
Qui anche il video dell’esperimento:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=myq8upzJDJc[/youtube]
Qui invece l’articolo di Repubblica che parla dell’accaduto
Numa Numa
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_Jp6Y1Yh6Bs[/youtube]